Nel corso dei decenni si è assistito a un notevole spopolamento delle vallate appenniniche, fenomeno che ha prodotto importanti dinamiche socio-economiche e la trasformazione del territorio anche sotto il profilo naturalistico. Le piccole frazioni come Vignola sono state progressivamente abbandonate dai giovani, che si sono trasferiti in città, con il conseguente calo della popolazione residente e l’aumento dell’età media. L’altra faccia della medaglia è rappresentata dai villeggianti, che nella pace dei piccoli borghi oltrepadani trovano quella tranquillità e il contatto con la natura che le città di pianura non possono offrire. La visita a Vignola così come ad altri piccoli borghi dev’essere per il turista un esercizio al rispetto della vita pacifica che in essi si svolge quotidianamente; una visita per così dire… in punta di piedi.
Data la sua posizione centrale Vignola si pone come perno del sentiero di birdwatching, che non a caso proprio qui si biforca e offre al visitatore la possibilità di modulare la propria escursione, anche effettuando un percorso ad anello da e per Vignola stessa. La visuale aperta sulla valle Staffora, le tipiche case in pietra a vista, le pareti di arenaria che incombono su di essa, i diversi ambienti che la circondano e la biodiversità che vi è presente fanno di questa frazione uno dei principali punti di interesse dell’area.